Lancette indietro di 60 minuti. Prepariamoci così all'ora solare
Sessanta minuti indietro. Una pacchia per chi ama poltrire sotto le coperte, un problema per chi con le classiche 8 ore di sonno non va affatto d'accordo. Il ritorno all'ora solare, fissato alle 3 della notte tra sabato 24 ottobre e domenica 25, sebbene non sembri scombussolare in modo radicale le abitudini degli italiani, non è 'indolore' come potrebbe sembrare. Anzitutto perché le giornate si accorceranno, il buio arriverà un'ora prima e, questo, potrebbe incidere negativamente sull'umore di alcuni.
In secondo luogo è il ciclo sonno-veglia ad essere messo alla prova. Soprattutto per quel 10% della popolazione che soffre di insonnia.
Come fare dunque per attutire il colpo? Con i consigli della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno Onlus:
- sabato sera cercare di attenersi alle solite abitudini
- chiudere finestre e abbassare tapparelle così da non far filtrare la luce. Il sole sorgerà un'ora prima e questa luminosità anticipata potrebbe scombussolare il sonno
- domenica puntare la sveglia sul solito orario
- al risveglio, fare un vero e proprio bagno di luce. Aiuterà a regolare l'orologio biologico. La fototerapia è un trattamento curativo del Disturbo affettivo stagionale (Das) tipico di questo periodo e di alcune forme di depressione, consiste nell'esporre a fasci di luce artificiale o naturale il soggetto che ne ha bisogno
- a tavola preferire: pasta, pane, riso, lattuga, formaggi freschi, zucca, rape, cavoli, latte caldo e frutta zuccherina. La sera evitare cibi elaborati o conditi eccessivamente (curry, pepe, paprika, troppo sale)
- evitare superalcolici, cioccolato e bevande ad elevato contenuto di caffeina e teina. Con l'ora solare bisognerà convivere sino al 27 marzo. Meglio, dunque, rassegnarsi all'idea e prepararsi adeguatamente.