Tenersi in forma e nello stesso tempo prendersi cura del proprio cuore è importante, non solo per prevenire patologie cardiovascolari, ma anche per un migliore e più rapido recupero post operatorio, in caso di intervento chirurgico. Con questo obiettivo è nato il Cardiofitness, disciplina importata dall’Inghilterra, che comprende un insieme di esercizi aerobici che aiutano il corpo a trarre energia dall’ossigeno assunto attraverso la respirazione. In questo modo si bruciano i grassi e si migliora la funzionalità del cuore.
 
 Il Cardiofitness è un’attività che si svolge in genere in palestra con l’impiego di determinati attrezzi da utilizzare in tempi diversi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo tipo di allenamento aerobico è inserito nei programmi di prevenzione e nei trattamenti riabilitativi proposti dal nuovo GVM Point Centro Cardiovascolare con sede a Rapallo. “Un’attività come questa è fondamentale per un percorso completo che va dalla prevenzione alla cura delle patologie che interessano l’apparato cardiocircolatorio – spiega il dottor Guido Gigli, responsabile del centro cardiovascolare - la filosofia del nostro centro è quella di dare una risposta globale a tutte le problematiche che interessano il cuore”.
 
L’obiettivo del Cardiofitness è aiutare il paziente a seguire movimenti del tutto naturali come correre, salire le scale, andare in bici. Tanto è vero che vengono impiegati tapis-roulant, ellittiche e cyclette. A seconda delle condizioni di salute e del peso della persona che pratica cardiofitness, i fisioterapisti scelgono gli attrezzi più adatti. A disposizione dei pazienti, un’ampia palestra adatta vari allenamenti personalizzati a seconda delle esigenze.

Un allenamento dura dai 15 ai 60 minuti e per essere efficace dovrebbe essere praticato 3-5 volte la settimana, sotto continuo monitoraggio del  cardiofrequenzimetro, che indica il battito cardiaco. L’intensità ideale dovrebbe essere da 60% a 85% della frequenza cardiaca massima. Ognuno potrà calcolare la propria soglia oltre la quale non andare assolutamente sottraendo a 220 la propria età.

Con il cardiofitness si può ridurre il rischio di patologie cardiache come infarto, ictus e ipertensione. Questo tipo di attività stimola il cuore a pompare sangue con maggiore forza: questo determina una maggiore produzione di colesterolo buono, l'Hdl. Meno sono i trigliceridi e più contenuti saranno i valori pressori: quindi minori saranno i rischi di cardiopatie.

Lo sport è consigliato a tutti, anche a chi ha avuto un infarto. Attenzione, però: l'attività fisica deve essere scelta e calibrata con l'aiuto dello specialista.