Il cervello e il sistema nervoso in generale rappresentano una delle strutture più delicate del nostro organismo, e per questa fragilità, corrono più rischi di ammalarsi. Recenti studi hanno infatti dimostrato che le patologie neurologiche sono in aumento e hanno addirittura superato quelle del cuore. In Italia ad esempio 600 mila persone sono affette da Alzheimer, 120 mila subiscono ictus ogni anno e altre 200 mila persone combattono con il morbo di Parkinson.  Va detto però che, se le patologie neurologiche vengono individuate in tempo, è possibile limitare o in alcuni casi ridurre notevolmente i danni al cervello, migliorando le condizioni di vita del paziente.

La prevenzione dunque gioca un ruolo di primo piano. Non solo attraverso screening mirati, ma anche seguendo un coretto stile di vita, un’alimentazione equilibrata, praticando sport e coltivando studi e relazioni sociali. Sono tanti i fattori che incidono sulla salute di questo organo centrale che va nutrito continuamente per allontanare il rischio di disturbi cognitivi e demenze, legati all’invecchiamento.
 
L’attività sportiva
Lo sport aiuta a combattere il declino cognitivo. Recenti studi hanno dimostrato che praticare regolarmente un’attività sportiva aiuta a difendere e a sviluppare il cervello. Il movimento corporeo, specie in età giovanile, stimola l’attivazione di circuiti neuronali utili ma anche da adulti ha proprietà benefiche in quanto protegge il cervello dall’invecchiamento.

L’istruzione e le relazioni sociali
Gli esperti attribuiscono allo studio e alla lettura una grande importanza per tenere vive le cellule cerebrali. Psicologi e neuroscienziati hanno dimostrato che leggere aumenta le connessioni tra varie regioni del cervello, con un effetto che dura almeno qualche giorno. Questo tiene la mente allenata, una sorta di palestra intellettiva favorita anche dalle relazioni con gli altri, li affetti famigliari e i rapporti con gli amici, ingredienti imprescindibili per tenere giovane l’apparato cerebrale.
 
Alimentazione sana
Un’alimentazione sana, con basso contenuto di sale, fa funzionare correttamente le cellule cerebrali e favorisce un afflusso regolare di sangue al sistema nervoso centrale.
E’ importante introdurre nella dieta le vitamine del gruppo B, contenute ad esempio nel pesce, o in verdure come spinaci e bietole, assieme alle proteine. Tali sostanze vanno a nutrire il cervello in quanto aiutano a tenere basso il valore dell’omocisteina, un aminoacido, legato all’aumento del rischio di demenza e di patologie cerebrovascolari. Le proteine B inoltre rappresentano un rimedio naturale per evitare l’aumento di S- adenosil-mietionina, un coenzima che, se non è nella norma, può provocare l’insorgenza di disturbi di tipo neuropatico. Gli alimenti ricchi di omega-3, fibre, vitamina B6 e B12, calcio, potassio prevengono l’ictus.
 
 
Screening
Le patologie neurologiche sono in genere asintomatiche. Per questo non bisogna sottovalutare alcun segnale, che può sembrare banale, come un mal di testa, o un senso di vertigini. Ci sono centri specializzati, come i poliambulatori e le strutture GVM dove è possibile sottoporsi a check up specifici o entrare in contatto con neurochirurghi per un consulto. I check up sono percorsi di prevenzione completi che permettono di valutare lo stato di salute del cervello ed escludere così l’insorgenza di eventuali patologie.
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