Mal di mouse”, tendiniti, artrosi, ed ernie cervicali. Sono alcuni dei disturbi che possono insorgere in quanti trascorrono, per lavoro o per hobby, tante ore davanti al computer. La maggior parte delle problematiche – dovute spesso alla cattiva postura – riguardano, muscoli, tendini e nervi e - se trascurate – possono degenerare  e compromettere lo stato di salute e di conseguenza la qualità dell’attività lavorativa.

Ad illustrare i rischi del lavoro “da scrivania” e le possibili precauzioni da adottare, il dottor Lorenzo Musci, Fisiatra dell’Ospedale Santa Maria di Bari, specializzato in Riabilitazione funzionale.
“Quando si passa la maggior parte della giornata seduti ad una scrivania, con le braccia fisse nella stessa posizione e le mani in movimento su una tastiera, possiamo andare incontro a problematiche muscoloscheletriche – spiega il dottor Musci -  che interessano mani, avambracci, ma anche colonna vertebrale gambe, piedi, spalle e collo.”

Tra i disturbi più diffusi, c’è la sindrome di Quervain, meglio conosciuta come “mal di mouse”, patologia che interessa il pollice. Tale problematica insorge soprattutto nei soggetti che utilizzano per un tempo prolungato il dispositivo per inviare i comandi al computer ma può colpire anche soggetti affetti da patologie reumatiche o donne in gravidanza. “Dolore e gonfiore – chiarisce il dottor Musci - rappresentano le due manifestazioni della patologia. Meccanicamente si crea un attrito fra la sinovia e la guaina: due strutture che rivestono il tendine del pollice.  In genere per la diagnosi si ricorre – spiega ancora lo specialista- ad una manovra ben precisa, cioè quella di flettere il pollice e chiudere il pugno con le quattro dita su di esso e proiettare il polso verso la direzione del mignolo. Il trattamento prevede riposo, terapia antalgica e antinfiammatoria, o terapia strumentale”.

Non è escluso che, nei soggetti che usano molto il computer,  insorga anche l’epicondilite, un processo infiammatorio degenerativo dei tendini del gomito. Con il peggioramento della infiammazione, questa tende ad aumentare di intensità soprattutto durante lo svolgimento di movimenti con la mano e inizia a manifestarsi anche quando l’articolazione è a riposo.

Un’altra conseguenza comune dell’uso prolungato del computer è la rizoartrosi, conosciuta anche come “artrosi del pollice”, che colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale della mano. La patologia consiste nella degenerazione della cartilagine articolare che porta ad una graduale compromissione del movimento delle ossa interessate e ad un progressivo aumento del dolore.

Esistono tuttavia precauzioni che si possono adottare per evitare di avere problemi di salute mentre si è al lavoro. “E’ importante, in primo luogo, assicurarsi di avere una seduta comoda e anatomica – spiega il dottor Musci – alzarsi ogni due ore, evitando di sottoporre i muscoli a stress  e tensioni particolari, una volta abbandonata la sedia, è consigliabile dedicarsi a una qualsiasi attività fisica, come fare due passi verso casa o andare un’oretta in palestra”.

Per una corretta valutazione ergonomica è comunque preferibile rivolgersi ad un fisiatra che può rieducare la disposizione dell’utente nell’ambiente di lavoro e, nel caso di disturbi persistenti, individuare le cause dei malesseri e predisporre infine un percorso terapeutico riabilitativo che di solito prevede cure strumentali (onde d’urto, ultrasuoni, laser, magnetoterapia, etc..) o muscolari (stretching, osteopatia, Massoterapia decontratturante).