Con la stagione calda possono insorgere patologie e/o problematiche legate ad una cattiva circolazione del sangue degli arti inferiori. A soffrirne in estate sono soprattutto le donne che hanno un sistema ormonale spesso predisposto all’insufficienza venosa. Il primo sintomo in genere è la pesantezza delle gambe che si avvertono gonfie e dolenti, a cui si possono aggiungere crampi notturni. Talvolta questi disturbi possono essere un segnale di insufficienza venosa. Oggi è possibile prevenire e diagnosticare tali patologie mediante una delle tecniche diagnostiche più utilizzate in ambito angiologico per valutare la circolazione arteriosa e venosa: l’ecocolordoppler degli arti inferiori.
 
L’insufficienza venosa è provocata dalla stasi del sangue nelle vene, causata a sua volta dalla perdita di elasticità e tono. Tale condizione contribuisce all’aumento della pressione nelle vene che si dilatano. Con il caldo, questo disturbo si accentua, rallentando la circolazione sanguigna. Per una buona prevenzione è dunque consigliabile sottoporsi ad un ecocolordoppler degli arti inferiori, un esame ecografico che consente di valutare il flusso sanguigno all’interno dei vasi e degli organi interni, e la morfologia delle arterie, mediante una ricostruzione computerizzata. 
 
Il medico ecografista utilizza una sonda sull’area da esaminare. L’immagine risultante viene visualizzata sul monitor del macchinario e sulla base di questa viene elaborata la diagnosi. L’esame è sicuro, indolore e non invasivo, dato che si svolge come una normale ecografia, e utilizza ultrasuoni e non radiazioni ionizzanti.
 
L’ecocolordoppler arterioso degli arti inferiori fornisce inoltre informazioni importanti per accertare e/o escludere la presenza di patologie quali stenosi, occlusioni delle arterie delle gambe, aneurismi e l’arteriopatia obliterante cronica periferica.
Stenosi ed occlusioni possono determinare ischemie (mancanza di sangue), e quindi la necrosi dei tessuti degli arti interessati ossia un’alterazione strutturale irreversibile e quindi la perdita di qualsiasi funzione vitale. Gli aneurismi sono invece causa di disturbi del flusso arterioso che può causare una rottura dell’arteria o una sua occlusione. L’arteriopatia obliterante cronica periferica scaturisce dalla stenosi e/o occlusione, è spesso sotto-diagnostica e non trattata mentre sarebbe utile sottoporre a tale esame diagnostico la popolazione oltre 40-50 anni di età. 
 
Una visita approfondita, in centri specializzati, che può avvalersi di esami quali l’ecocolordoppler, serve ad identificare problemi circolatori, anche acuti, che devono essere curati, e  permette al medico specialista di impostare, conseguentemente, la giusta terapia.