Il
tumore al seno rappresenta la forma di carcinoma più diffusa a livello europeo. Ogni anno si registrano quasi
500mila casi nuovi e 143mila decessi. Sempre più evidenze scientifiche hanno messo in risalto l’importanza di alcuni fattori di rischio, sulla salute del seno e sulla prevenzione primaria del tumore, riconducibili anche agli stili di vita.
Nel mese di ottobre - dedicato alla prevenzione del tumore al seno - è bene ricordare le
raccomandazioni che indicano le abitudini da correggere, gli aspetti del corpo ai quali fare attenzione e i controlli clinici da eseguire, che possono ridurre la probabilità di incorre nel rischio di patologie mammarie.
Alimentazione
È stato dimostrato da numerosi studi che alcune condizioni (obesità, alterata glicemia, elevato livello dei grassi nel sangue, livelli elevati di androgeni ed estrogeni), specie dopo la
menopausa - insieme a una dieta ricca di grassi, zuccheri e alcool e ad una ridotta attività fisica, si associa a un rischio aumentato di neoplasia mammaria e di recidiva. E’ consigliato quindi mantenere l’indice di massa corporea (BMI) tra 18,5 e 24,9.
La dieta corretta dovrebbe contenere:
- frutta e verdura fresca,
- poca carne rossa e salumi
- pochi carboidrati
- più fibre e meno grassi
Attività fisica
La sedentarietà può causare oltre il 10% di tutti i casi di tumore al seno. Esiste infatti un legame tra attività fisica e riduzione del rischio di sviluppare un carcinoma mammaria. Ecco perché è utile praticare una moderata attività sportiva per almeno mezz’ora o un’ora al giorno.
Evitare alcol e fumo
Abitudini scorrette come l’abuso di alcol e fumo sono considerate dalla comunità scientifica fattori di rischio importanti per l’eventuale insorgenza di un tumore al seno. Molte sostanze chimiche contenute nelle sigarette possono intaccare i tessuti della mammella e ugualmente il consumo di alcol può rappresentare un pericolo per la salute femminile.
Visite ed esami diagnostici
Per prevenzione secondaria si intende l’insieme degli esami raccomandati per scoprire un eventuale tumore al seno in fase iniziale. La diagnosi precoce ha consentito un netto miglioramento nella curabilità della neoplasia che, attualmente e su base nazionale, sfiora il 98% negli stadi iniziali. La
mammografia è considerato l’esame di elezione per individuare la patologia prima che diventi palpabile. È un esame non doloroso, consigliato alle donne dopo i 40 anni o in tutti i casi in cui vi sia un dubbio clinico. Può essere effettuata anche in donne con protesi mammarie.
Se ci sono stati casi precedenti in famiglia di tumore al seno, è consigliato infine rivolgersi ad uno specialista per pianificare ancora prima dei 40 anni un programma di visite di controllo, in quanto la famigliarità è considerato un fattore di rischio per lo sviluppo della patologia.